Itinerari naturalistici

1. Nel Paese abbandonato di Monte Silvestre
Percorso: Montefatucchio (sent. 057) - M. Silvestre - P.gio Bonetto - Montefatucchio
Sentieri: 057 - 058
Lunghezza: 7.0 km
Dislivello: 300 m
Tempo di percorrenza: 3h00"

Breve itinerario circolare che si sviluppa, per qualche tratto, lungo l'antica imbrecciatura. Il percorso è caratterizzato da ambienti aperti, assolati, tendenzialmente aridi (marne di Vicchio), anche con tratti a "gariga" - arbusteto discontinuo - di tipo mediterraneo, fatta da arbusti bassi e discontinui intercalati a magre formazioni erbacee o a rocce nude tra cui si individuano esemplari di Orniello (Fraxinus ornus), Roverella (Quercus pubescens) allo stato cespuglioso, Ginepro (comune e rosso)( Juniperus communis, J. oxycedrus) e ginestre genericamente intese. D'estate, la gemma più fulgida che spunta fra le erbe ormai ingiallite, è la Calcatreppola o Eringio a fiori d'ametista (Eringium ametistinum), inconfondibile per il colore dei fiori; si tratta di una piccola ombrellifera mediterranea tipica dei pascoli aridi, qui abbondantissima mentre è assente nel versante romagnolo del Parco.
Motivo di attrazione principale è il borgo abbandonato di Montesilvestre, allungato su di una dorsale attorno agli 850 metri di quota. Case in sasso, materiali poveri, semplicità costruttiva, ambiente suggestivo. Il ritorno può presentare qualche problema (facilmente risolvibile con l'aiuto della carta e con l'intuito) nel reperimento del giusto percorso, non segnato e non sempre ben individuabile.

ES47 PR

 

2. Salendo al Monte Santo
Percorso: Chiusi della Verna - La Beccia - La Verna - M. Penna - Fondo della Melosa - Chiusi della Verna
Sentieri: gea - 051
Lunghezza: 13 km
Dislivello: 800 m
Tempo di percorrenza: 5h45"

Autentico scoglio roccioso che si erge solitario e ammantato di boschi rigogliosi, il Monte de La Verna riserva inaspettate opportunità escursionistiche. Da quando, nel 1926, fu aperta la strada carrozzabile che sale fino ai parcheggi della Melosa, la maggior parte dei visitatori giunge alle porte del Santuario con automezzi. Ma prima di allora intere generazioni di pellegrini hanno asceso il Monte Santo come Francesco ed i suoi compagni, cioè a piedi; e ancora oggi camminare in questi luoghi - nell'incanto delle altissime alberi, oppure all'ombra di rupi vertiginose - è un'esperienza profonda e unica da non perdere.
Lo splendido itinerario si snoda lungo antiche mulattiere acciottolate, fiancheggiate da poderosi Cerri (Quercus cerris) ed altissimi pini. Si giunge presto ai piedi delle rupi, aggirando i muraglioni che sostengono gli orti dei frati e con una ripida salita si arriva all'ingresso meridionale del Santuario e poi alla cima della rupe, detta Monte Penna. Il percorso, ricco in cappelle votive, costituisce la via di salita storica, calcata da San Francesco e seguita dalla maggior parte dei viandanti fino ad una settantina di anni or sono oltre a rappresentante la più affascinante via d'accesso al Santuario e al Monte.
La seconda parte dell'escursione si svolge lungo il frequentatissimo sentiero che sale al Monte Penna, attraversando spettacolari ambienti forestali: dalla vetta l'ampiezza del panorama è inebriante. Per chi non voglia scendere lungo la via di salita si consiglia di proseguire fino ad affacciarsi alla caratteristica scarpata del Calcio del Diavolo - così chiamata perchè la leggenda vuole che il Diavolo, visti vani i suoi sforzi nel tentare San Francesco, si infuriasse al punto di sferrare al monte un calcio così poderoso da frantumarne la roccia - in corrispondenza della quale si inizia a scendere per immergersi dapprima in uno splendido bosco misto, poi in un rimboschimento di abeti ed infine attraversando una magnifica Faggeta.

Profilo altimetrico

 

3.Percorso: La Beccia - Ghiacciaia - Sasso Cavallino - Croce alla Calla - La Verna - La Beccia
Percorsi: 053 - 056 - 050 - 053
Lunghezza: 5,5 km
Dislivello: 200 m
Tempo di percorrenza: 2h0"

Seducente anello escursionistico in uno dei boschi più belli d'Italia. Il giro è complementare a quello precedente ed entrambi sono consequenziali alla visita del Santuario: la descrizione di quest'ultimo esula dai limiti del presente lavoro e tuttavia non ci si può esimere dal ricordare che la Verna possiede due chiese, chiostri, cortili ed edifici di servizio in sasso magnificamente conservati, la maggior concentrazione al mondo di maioliche robbiane (ben 16, databili fra il 1475 ed il 1517: le due più famose, l'Annunciazione e la Natività, di grazia delicatissima, sono nella chiesa superiore) ed un museo piccolo ma straordinario (con un crocefisso ligneo michelangiolesco, arredi sacri, codici miniati, paramenti liturgici, tre tavole dipinte, diverse sculture, una raffinata terracotta di Luca della Robbia, reliquiari e reliquie tra cui l'inquietante cappuccio di frate Giovanni della Verna, del 1290 circa, ed infine una ricostruzione degli antichi ambienti conventuali, come la spezieria, la cucina e la stanza del Fuoco Comune, ognuna con le suppellettili originali). Inoltre, ed è forse la cosa più importante, c'è l'architettura di tutto il complesso che è una commistione di edilizia e di natura, o meglio, dove la prima si è adattata perfettamente alla seconda. Gli antri con il Letto di San Francesco ed il Sasso Spicco, scavalcati dal Corridoio delle Stimmate (che di fatto è una sorta di ponte gettato su quelli che in origine erano pinnacoli rocciosi isolati), unitamente al Precipizio e, certo, alla sublime Foresta, costituiscono non solo una cornice al Santuario ma parte integrante e profondamente suggestiva. In questo senso il Parco, come promotore di una cultura naturalistica, non fa che recepire e continuare un messaggio - quello francescano - vecchio di quasi otto secoli.

 Profilo altimetrico

Copyright ©2005-2006 Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Coordinamento: Servizio Promozione del Parco

 

 


 

Itinerari consigliati a piedi

sentieri2


1 Percorso:
Chiusi della Verna- Santuario – Monte Penna e ritorno percorrendo il “Canipale”

2 Percorso:
Chiusi della Verna – La Beccia- La Ghiacciaia- “Calcio del Diavolo” (croce della Calla”- La Melosa – Santuario – Chiusi della Verna

3 Percorso:
Chiusi della Verna – La Rocca- passo dello Spino- “La Melosa” -Santuario – Chiusi della Verna

4 Percorso:
Chiusi della Verna – La Rocca – Chiusi della Verna

5 Percorso:
Chiusi della Verna – Vezzano – Chiusi della Verna

6 Percorso:
Chiusi della Verna -vezzano -Fonte di S.Francesco – S.Giuseppe -La Beccia – Chiusi della Verna

7 Percorso.
Chiusi della Verna- Vezzano – La Beccia -Chiusi della Verna

8 Percorso:
Chiusi della Verna – Eremo della Casella- Chiusi della Verna

 

 

ITINERARI CONSIGLIATI IN MACCHINA A POCHI KM DA CHIUSI DELLA VERNA

 

stradale

 

CASENTINO

Dama -mt 703 s.l.m. (Km 6) : Interessante la parte vecchia del borgo e la chiesa di S.Lorenzo, trecentesca dall'elegante campanile (settecentesco) a vela.
Bibbiena
Poppi- Pratovecchio- Stia
Camaldoli
Badia Prataglia
Arezzo
Firenze

VALTIBERINA

Compito mt 893 s.l.m. (Km 6): antico villaggio(ricordato fin dal 967) dove si trova la graziosa chiesetta di S.Martino con il tetto a capanna ed il campanile  a vela.
Caprese Michelangelo
Sansepolcro
Anghiari
Città di Castello
Perugia
Assisi